“Aumento di prezzi e tariffe in quasi tutti i settori, dall’Rc auto a banche e telefonia. Maggiore spesa per cibi e bevande di 231 euro a famiglia. Il costo dei trasporti che cresce di 160 euro. Altri 220 euro annui a carico delle famiglie per la fine del mercato tutelato di luce e gas. Complessivamente almeno 970 euro in più a famiglia. Sembrano cose risapute”. A dirlo, attaccando il Governo sulla legge finanziaria, il deputato salernitano di Alleanza Verdi-Sinistra, Franco Mari con un post pubblicato su Facebook che richiama quanto detto in aula, nel corso del suo intervento.
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“Ma non è il 2023, non è quello che è successo nell’anno in corso. È il 2024, è quello che accadrà l’anno prossimo secondo le previsioni più prudenti degli istituti di ricerca e delle associazioni dei consumatori. Insomma la destra ha fatto un bilancio di previsione senza la previsione più importante: quella che riguarda la qualità della vita di chi vive del proprio lavoro. Il taglio del cuneo fiscale non porterà un euro in più nelle buste paga di gennaio, la riforma delle aliquote IRPEF porterà poche decine di euro a carico della fiscalità generale. Secondo la stampa amica del governo si tratta mediante di 770 euro lordi l’anno, che significa meno di 500 euro netti. Cioè circa il 50% della perdita di potere d’acquisto prevista per il prossimo anno. Praticamente questa legge finanziaria dice alle lavoratrici e ai lavoratori che nel 2024 saranno più poveri. Sono senza vergogna”.
