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Concerto dell’Epifania con la Nuova Compagnia di Canto Popolare ad Amalfi

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L’Epifania tutte le feste porta via, ma ad Amalfi diventa occasione di due giorni di eventi per immergersi nella suggestiva atmosfera natalizia della Costa d’Amalfi. Dopo il successo del concerto al Buio, prosegue la rassegna InCanti d’Autore, inserita nel programma di eventi promosso dall’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Daniele Milano, come sempre ad ingresso gratuito. Tra le magiche volte dell’Antico Arsenale della Repubblica di Amalfi in roccia viva, risuoneranno le sonorità della grande tradizione del patrimonio classico napoletano. 

Al centro della scena, venerdì 5 gennaio 2024 alle ore 19, una formazione iconica, che ha fatto della ricerca antropologica e della contaminazione il proprio punto di forza. Ad incantare il pubblico il concerto straordinario che vedrà protagonista la Nuova Compagnia di Canto Popolare NCCP in “Anima di Terra Tour”.

Nel 1520 Magellano, circumnavigando le coste meridionali dell’Argentina a bordo della nave Trinidad, vide dei fuochi lungo la costa e chiamò quelle terre “terre dei fuochi”. Questi erano stati accesi dagli indigeni del posto, abituati a raccogliersi intorno a grandi falò al di fuori delle loro capanne, innanzitutto per proteggersi dal freddo, ma anche perché, attraverso il fumo e le scintille, le loro preghiere avrebbero più facilmente raggiunto il cielo e quindi le divinità.

Qui in Campania, quando si accendono i fuochi durante una festività o una ricorrenza religiosa, il legno, bruciando, restituisce al cielo l’anima della pianta e protegge da influenze negative. Anche da noi questi fuochi sono sempre gli stessi da millenni e assolvono al compito di trasportare le preghiere dei devoti nel cielo. Oggi il fascino di questa credenza popolare ha ceduto il passo, qui in Campania, ad una accezione denigratoria, in quanto l’espressione “terra dei fuochi” è divenuta sinonimo di “inferno” per i tristi fatti di cronaca che tutti conoscono: a bruciare non è più il legno, bensì i rifiuti – afferma la NCCP – Tuttavia, la nostra regione è anche una terra di “suoni”, terra che attraverso la sua arte e, soprattutto, la sua musica ha esportato storia e cultura, diventando nei secoli un punto di riferimento imprescindibile”.

Per tutti questi motivi, il progetto della Nuova Compagnia di Canto Popolare avrà come titolo “Anima di Terra Tour”, uno spettacolo musicale composto da quei brani della nostra tradizione e della nostra terra, che danno il senso ad un nuova illusione. Così saranno le note, e non più i contemporanei fuochi, a veicolare i nostri sogni o le nostre preghiere, affinché salgano nitidi verso il cielo. 

Con Fausta Vetere alla voce e chitarra, Umberto Maisto alla chitarra, chitarra battente, mandola e bouzouki, Gianni Lamagna alla voce e chitarra, Carmine Bruno alle percussioni, tamburo a cornice e tammorra, Marino Sorrentino alla fisarmonica, tromba e flauto, Michele Signore al violino, mandoloncello e lyra pontiaca, Pasquale Ziccardi alla voce e basso.

Gran finale del programma di eventi natalizio, sabato 6 gennaio 2024, con il tradizionale corteo dei Pastorelli accompagnati dagli zampognari  che partirà da Valle dei Mulini alle ore 11.30 e sfilerà per tutta la città. 

Di pomeriggio alle 16.30 torneranno a sfilare le bande del Capodanno Folk Amalfitano: un momento atteso con ansia dalle varie formazioni folkloristiche esponenti di ogni frazione di Amalfi, che lavorano tutto l’anno per trasmettere ai bimbi e ai più giovani un’eredità culturale che affonda le sue radici  nei secoli, considerata un portafortuna per il nuovo anno, tra canti popolari e strumenti tipici della tradizione in un recupero dei ritmi di ancestrali partenopei tra putipù, triccheballacche, tammorre, castagnelle, tamburelli e scetavajasse.

Alle ore 18.30 la musica lascia spazio alla liturgia, con la Santa Messa Pontificale al Duomo di Amalfi e l’esposizione al pubblico, ovvero la “levata del Bambinello”. 

Purtroppo, a causa delle avverse condizioni meteo previste per il 6 gennaio, non sarà possibile far ‘calare’ la stella. Il mare mosso e il vento non permettono, infatti, il montaggio e la discesa in totale sicurezza, costringendo ad annullare un evento amato fortemente da tutti gli amalfitani.  

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