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Salerno

Angri, domani alle 17 la commemorazione per la scomparsa di don Enrico Smaldone

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Angri, a cinquantasette anni dalla morte, è ancora fortissimo il legame della comunità angrese con Don Enrico Smaldone. E tanti ricordano quel triste 29 gennaio 1967, quando ad appena 53 anni morì nella sua Città dei Ragazzi. Quel giovane prete, nato e cresciuto a Via Ardinghi, nel borgo più antico della cittadina dell’Agro, si fece parte attiva di un percorso di sostegno, educazione e formazione di tanti bambini ed adolescenti, dando loro una casa e opportunità di crescita ed inserimento sociale in una comunità fiaccata dagli esiti nefasti della seconda guerra mondiale e desiderosa di pace e ricostruzione. Il Comitato civico, costituitosi alcuni anni fa, per valorizzare e promuovere l’eccezionale impegno di Don Enrico Smaldone, commemora quel giorno della morte, con un’iniziativa che si svolge domenica 28 gennaio alle ore 17 presso la Cittadella Don Enrico. Previsti riconoscimenti a testimoni, cittadini e docenti che si sono impegnati per le tre edizioni precedenti del concorso riservato alle scuole “Un uomo e il suo sogno” , la presentazione della quarta edizione del premio che tanta partecipazione ha tra gli alunni di ogni ordine e grado della cittadina e la proiezione di un video con le interviste ad alcuni testimoni viventi. “Nel corso di questi anni abbiamo constatato quanto sia diffuso il ricordo di Don Enrico – commenta Agostino Ingenito, coordinatore del comitato, e dall’amministrazione comunale come per le tante associazioni, le scuole e dalle famiglie abbiamo riscontrato grande sostegno e compartecipazione alle tante iniziative intraprese, con i progetti Piantiamo la Vita, il concorso scolastico e il torneo di calcetto. Per la nostra comunità, Don Enrico è da considerarsi un autentico apostolo della carità e di pace, il suo fervore e lo sforzo sovraumano compiuto per costruire quella Città dei Ragazzi, modello di nuovi percorsi educativi e formativi sociali, è il miglior messaggio verso i giovani del nostro presente, spesso disorientati e con tanti disagi e difficoltà ad ancorarsi a modelli e valori”. L’avvio del processo diocesano per il riconoscimento delle sue virtù, avviato due anni fa dalla Curia, alimenta speranze e preghiere del Comitato perché Don Enrico sia elevato agli onori degli altari, come già successo per l’altro nostro concittadino Sant’Alfonso Maria Fusco. Ci uniremo alle preghiere in occasione della celebrazione della messa che sarà presieduta dal Vescovo lunedì 29 gennaio alle 19 presso la cappella della Cittadella.

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