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Rompiamo il silenzio: la campagna di sensibilizzazione per dire no alla violenza di genere

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Il Comune di Pontecagnano Faiano ha avviato, a partire da oggi, la campagna di sensibilizzazione sociale Rompiamo il silenzio.
L’iniziativa, promossa dall’Assessorato alle Pari Opportunità nella persona di Roberta D’Amico e dall’Assessorato alle Politiche Sociali guidato da Gerarda Sica, in accordo con l’Associazione Nazionale Differenza Donna ed il Centro Antiviolenza Anna Borsa, durerà fino a dicembre 2024 e mira ad intervenire su un problema culturale e di responsabilità collettiva quale quello della violenza di genere, fenomeno particolarmente e tristemente diffuso nonostante i ripetuti momenti di riflessione avviati dalle istituzioni, dalle forze dell’ordine, dalle scuole, dai mass media, dagli artisti, e malgrado il verificarsi quotidiano di episodi con tragico epilogo su tutto il territorio nazionale.
Al fine, dunque, di intervenire sulle coscienze dei cittadini e di spronare le persone vittime di abusi di ogni natura a denunciare alle autorità competenti, l’ente ha deciso di affiggere con cadenza mensile dei manifesti pubblici contenenti frasi e colori ad effetto, che possano attirare l’attenzione e sollecitare una presa di posizione decisa contro il fenomeno.
Dieci i messaggi previsti, che verranno diffusi anche attraverso tutti i canali, social e non, del Comune.
Sono in programma, inoltre, attività di sensibilizzazione negli istituti scolastici del territorio, nonché la diffusione di un video esplicativo del progetto.
La campagna sarà trasmessa a mezzo televisione, radio e carta stampata, così da arrivare a quante più persone possibili all’interno della provincia e prevederà il coinvolgimento delle Amministrazioni vicine.
Sui manifesti, comparirà inoltre un qr code collegato al sito internet del comune e, più specificatamente, alla pagina pari opportunità e politiche di genere attraverso cui si potranno ottenere aggiornamenti sulle iniziative in corso o in previsione.

Sul tema la Presidente di Differenza Donna, Elisa Ercoli, ha dichiarato:
“Un’importante campagna di sensibilizzazione che ricorderà costantemente, ogni mese, che la violenza degli uomini sulle donne va condannata e contrastata da tutti e tutte. L’obiettivo della campagna è arrivare alle tantissime donne che subiscono violenza perché sappiano che non sono sole e che il Centro Antiviolenza Anna Borsa gestito da Differenza Donna con sede proprio nel comune di Pontecagnano-Faiano (SA) è lì per loro. Come operatrici antiviolenza esperte saremo attive, pronte a sostenere le donne nel loro percorso di rielaborazione e fuoriuscita dalla violenza, garantendo anonimato e riservatezza, con un importante lavoro di rete costante. E sarà una campagna che si rivolgerà a tutte e tutti per aumentare la consapevolezza delle cittadine e dei cittadini in una battaglia di civiltà che non può più aspettare” .

Chiara anche la posizione dell’Assessora alle Pari Opportunità Roberta D’Amico in merito:

“Le donne subiscono violenza 365 giorni l’anno e pertanto meritano la nostra attenzione ed il nostro impegno sempre, a prescindere dalle ricorrenze o dai momenti loro dedicati. Per questo abbiamo pensato ad un intervento che agisca sul territorio ben oltre le date stabilite e che resti impresso nella memoria di ognuno. Qualsiasi gesto che faccia sentire la donna violata, abusata, spezzata, deve essere riconosciuto come inaccettabile; abbiamo tutte il diritto di vivere seguendo le nostre idee e non quelle degli uomini che ci stanno accanto”.

Il Sindaco Giuseppe Lanzara ha invece affermato:
“La nostra comunità, che vanta oggi anche la presenza di un centro Anti Violenza, deve sapere di essere sostenuta ed accompagnata dalle istituzioni. Rompiamo il silenzio è un’esortazione a non chiudersi nel proprio dolore, ma piuttosto ad aprirsi, cercare aiuto, abbattere il pregiudizio o la paura. “Sono in pericolo” o “ho bisogno di supporto” sono frasi essenziali, che possono salvare vite umane e creare i presupposti per un’esistenza rinnovata, incentrata sui valori dell’indipendenza e dell’autodeterminazione. Le donne di questo territorio si sentano accolte, non giudicate, sappiano che c’è una rete di associazioni e persone che può sostenerle, accompagnandole in un percorso di rinascita vero, oltre le facili promesse”.

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