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Dia-Salernitana, scontro a tutto campo. Oggi intervista, non autorizzata, del giocatore a l’Equipe

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Le posizioni di Dia e della Salernitana sono sempre più distanti ed ogni azione del giocatore porta ad uno strappo maggiore. Ultimo oggetto del contendere una intervista, a quanto pare non autorizzata dal club granata, che il giocatore ha rilasciato al giornale sportivo francese l’Equipe. “Ci sono state troppe bugie, voglio mettere le cose in chiaro e restaurare la mia immagine – ha dichiarato Dia al giornale transalpino – La gente ha l’impressione che io sia una persona che ha problemi, ma non ne ho mai avuti. Il club ha mentito. Non mi sono mai rifiutato di entrare. All’80’ l’allenatore mi ha chiesto di andare a scaldarmi. Ho solo fatto un gesto con la testa, non pensavo proprio di entrare perché non mi ero per nulla riscaldato prima. Ha visto il mio gesto, mi ha detto subito: ”Siediti” e ha detto ad un altro di andare a scaldarsi. Poi ne abbiamo parlato nello spogliatoio Ci ha detto che doveva restare tra noi. Poi ha spiattellato tutto in una conferenza stampa subito dopo. Ma non mi sono mai rifiutato di entrare, ho anche compagni di squadra pronti a testimoniare. La Salernitana mi chiede 20 milioni di euro di risarcimento danni oltre allo stipendio ridotto del 50% fino a fine stagione. Il tutto senza giocare. E ora vogliono trovare una soluzione per vedermi giocare ancora“. Parole precise, con una “verità” differente a quella esposta dalla Salernitana che, almeno sinora, non ha replicato.

A completare il quadro anche i post del calciatore sul proprio profilo Instagram sul quale ha scritto “Solo i colpevoli si giustificano… Noi rettifichiamo solo… rileggi attentamente! Primo e ultimo discorso. A presto”.

Le due parti, quindi, sono sempre più distanti e si attendono le decisioni del Collegio Arbitrale al quale si è rivolto il club del cavalluccio. L’udienza ci sarà il 30 aprile con la Salernitana che ha chiesto la riduzione dello stipendio del 50%, a partire dalla famigerata gara del rifiuto, cioè contro l’Udinese, un risarcimento danni di 20 milioni e la conferma degli allenamenti separati.

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