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Giubileo 2025, presentato il Calendario dell’Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno

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Si è tenuta questa mattina, mercoledì 18 dicembre 2024, presso il Salone degli Stemmi del Palazzo Arcivescovile di Salerno, la conferenza stampa di presentazione dell’apertura dell’Anno Giubilare nell’Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno, nonché delle iniziative diocesane in programma.

“Il prossimo anno sarà celebrato l’Anno Santo giubilare che, istituito da Papa Bonifacio VIII nel 1300, ordinariamente (a partire dal 1475) viene celebrato ogni 25 anni – ha esordito l’Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, Sua Eccellenza Monsignor Andrea Bellandi – Papa Francesco ha inteso dedicare il prossimo Giubileo (che egli inaugurerà solennemente con l’apertura della Porta Santa nella Basilica di San Pietro la sera del 24 dicembre, dove sarà esposta per otto giorni la venerata statua della Madonna della Speranza custodita nel Santuario di Battipaglia)  alla virtù della speranza. Così egli ha motivato la sua decisione: Dobbiamo tenere accesa la fiaccola della speranza che ci è stata donata, e fare di tutto perché ognuno riacquisti la forza e la certezza di guardare al futuro con animo aperto, cuore fiducioso e mente lungimirante. Il prossimo Giubileo potrà favorire molto la ricomposizione di un clima di speranza e di fiducia, come segno di una rinnovata rinascita di cui tutti sentiamo l’urgenza. Per questo ho scelto il motto Pellegrini di speranza. Tutto ciò però sarà possibile se saremo capaci di recuperare il senso di fraternità universale, se non chiuderemo gli occhi davanti al dramma della povertà dilagante che impedisce a milioni di uomini, donne, giovani e bambini di vivere in maniera degna di esseri umani. (…). La dimensione spirituale del Giubileo, che invita alla conversione, si coniughi con questi aspetti fondamentali del vivere sociale, per costituire un’unità coerente (Lettera del Santo Padre Francesco a Mons. Rino Fisichella per il Giubileo 2025)”, continua Sua Eccellenza Bellandi.

L’Arcivescovo, dunque, insiste sulla centralità del tema della speranza. “La Chiesa lo propone con forza in un tempo segnato da grandi sfide e da forti tensioni sociali, non ultimo il dramma delle guerre che provocano morti, distruzioni, sentimenti di vendetta, popoli a rischio di sopravvivenza. Tutto ciò sembra soffocare la possibilità stessa di sperare – sottolinea S.E. Monsignor Bellandi – Il Giubileo, con il suo contenuto di conversione, perdono, cammino e misericordia, diventa una possibilità reale perché la luce della speranza possa nuovamente illuminare il futuro e ciò non in senso ingenuamente ottimistico. La speranza, infatti, non delude – scrive il Papa nella Bolla di indizione, citando San Paolo – perché fondata sull’amore di Dio: essa nasce dall’amore e si fonda sull’amore che scaturisce dal Cuore di Gesù trafitto sulla croceSe infatti, quand’eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del Figlio suo, molto più ora che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita (Rm 5,10). E la sua vita si manifesta nella nostra vita di fede, che inizia con il Battesimo, si sviluppa nella docilità alla grazia di Dio ed è perciò animata dalla speranza, sempre rinnovata e resa incrollabile dall’azione dello Spirito Santo. È infatti lo Spirito Santo, con la sua perenne presenza nel cammino della Chiesa, a irradiare nei credenti la luce della speranza: Egli la tiene accesa come una fiaccola che mai si spegne, per dare sostegno e vigore alla nostra vita. La speranza cristiana, in effetti, non illude e non delude, perché è fondata sulla certezza che niente e nessuno potrà mai separarci dall’amore divino […]. Ecco perché questa speranza non cede nelle difficoltà: essa si fonda sulla fede ed è nutrita dalla carità, e così permette di andare avanti nella vita (Papa Francesco, Spes non confundit – Bolla di Indizione del Giubileo Ordinario dell’Anno 2025)”.

Evento di grande rilevanza spirituale, ecclesiale e sociale, il Giubileo, dal tempo della sua istituzione è stato vissuto dal popolo di Dio “come uno speciale dono di grazia, caratterizzato anzitutto dal perdono dei peccati e, in particolare, dall’indulgenza, espressione piena della misericordia di Dio. – ha aggiunto l’Arcivescovo– I fedeli, spesso al termine di un lungo pellegrinaggio, attraversando la Porta Santa e venerando le reliquie degli Apostoli Pietro e Paolo custodite nelle Basiliche romane, attingevano ai tesori spirituali della Chiesa e rinnovavano con rinnovato vigore la propria confessione di fede. Anche quest’anno ciò si realizzerà anzitutto con il tradizionale pellegrinaggio a Roma, che per i fedeli della nostra Arcidiocesi sarà organizzato mercoledì 14 maggio, con la partecipazione all’Udienza del Papa, il passaggio della Porta Santa in San Pietro e, al termine, la celebrazione della Santa Messa. Altre opportunità sono rappresentate dalle diverse giornate giubilari stabilite per le differenti categorie di persone, gruppi e realtà ecclesiali, secondo un calendario che è consultabile sulla pagina internet dedicata al Giubileo: Iubilaeum2025.va”.

Ad illustrare il calendario degli appuntamenti, presentando i luoghi giubilari con i banner dinanzi alle chiese e le brochure per i pellegrini, è stato il Delegato Diocesano per il Giubileo 2025, Don Ugo De Rosa.

CALENDARIO DIOCESANO GIUBILEO 2025

1 gennaio: ore 11 apertura Anno Giubilare Concattedrale Santa Maria della Pace Campagna

Inizio Anno Giubilare negli Istituti di pena Diocesani:

15 gennaio: Casa Circondariale “Antonio Caputo”, in Fuorni

17 gennaio: Icatt – Casa di reclusione, in Eboli

19 gennaio: Giornata giubilare della Santa Infanzia presso la mensa dei poveri

11 febbraio: Giornata giubilare del mondo della salute presso il santuario della Madonna della Speranza – Battipaglia

18 febbraio: Arrivo dell’effigie della Madonna di Lourdes a Salerno a cura dell’A.M.A.S.I.

12 marzo: Giornata giubilare del dialogo interreligioso

21 marzo: Giornata giubilare dei docenti delle scuole di ogni ordine e grado

25 marzo: ore 11 apertura Anno Giubilare Concattedrale san Donato di  Acerno

14 maggio: Pellegrinaggio Giubilare Diocesano (Vaticano)

18 e 19 settembre: Giornate Matteane dedicate al Giubileo 2025 organizzate dall’Ufficio Cultura e Arte

4 ottobre: celebrazione della Giornata Diocesana del Creato a cura dell’Ufficio per i problemi sociali e del lavoro

22 novembre: Giubileo diocesano dei musicisti, corali ed operatori della liturgia

In primavera, in particolare, l’Ufficio Cultura e Arte oltre ad organizzare una mostra dedicata a San Francesco d’Assisi, propone delle giornate di trekking e spiritualità nei luoghi legati alla figura di San Michele Arcangelo (Santuario di San Michele di Mezzo in Fisciano, Santuario di Pizzo San Michele in Fisciano, Grotta di San Michele in Olevano sul Tusciano, Collegiata di San Michele Arcangelo in Solofra, Cattedrale di Salerno). I dettagli saranno forniti nell’imminenza delle date.

Giornate di spiritualità a Roma:  24/25/26 marzo; 12/13/14 maggio.

“Nel territorio della nostra Arcidiocesi, le Chiese giubilari sono la chiesa Cattedrale di Salerno, e le concattedrali di Campagna e di Acerno, i Santuari Maria SS. del Carmine in Salerno, S. Maria della Speranza in Battipaglia, SS. Cosma e Damiano in Eboli, Spina Santa in Giffoni Valle Piana, Beato Gennaro Maria Sarnelli in Ciorani di Mercato S. Severino, S. Maria della Consolazione in Oliveto Citra, Maria SS. Incoronata in Torchiati di Montoro e Maria SS. Immacolata [S. Maria delle Grazie] in Buccino. – annuncia Don Ugo De Rosa– Ancora, le chiese parrocchiali di S. Michele Arcangelo in Solofra e S. Antonio in Mercato San Severino e, infine, la chiesa conventuale della SS. Trinità in Baronissi”.

Tuttavia, la dimensione spirituale dell’Anno Santo, come ricordato dall’Arcivescovo, può e deve essere vissuta, oltre ai momenti di pellegrinaggio e di preghiera, anche attraverso gesti di carità e vicinanza particolarmente nei confronti dei fratelli e delle sorelle che vivono situazioni di sofferenza, di solitudine, di emarginazione e di povertà.

Le stesse Norme sulla concessione dell’indulgenza emanate dalla Penitenzieria Apostolica stabiliscono che “i fedeli potranno conseguire l’Indulgenza giubilare se si recheranno a rendere visita per un congruo tempo ai fratelli che si trovino in necessità o difficoltà (infermi, carcerati, anziani in solitudine, diversamente abili… ), quasi compiendo un pellegrinaggio verso Cristo presente in loro (cfr. Mt 25, 34-36) e ottemperando alle consuete condizioni spirituali, sacramentali e di preghiera”.  Per questo, oltre alle chiese e ai santuari sopra menzionati, Sua Eccellenza Monsignor Andrea Bellandi ha costituito altri luoghi giubilari:

le Cappellanie ospedaliere:

  • Pain Control Center Solofra, in Solofra;
  • Presidio Ospedaliero “A. Landolfi”, in Solofra;
  • Hospice “Casa di Lara”, in Salerno;
  • Centro Ebolitano “Campolongo Hospital”, in Eboli;
  • Presidio Ospedaliero “G. Fucito”, in Mercato San Severino;
  • Hospice “Il Giardino dei Girasoli”, in Eboli;
  • Presidio Ospedaliero “Maria SS, Addolorata”, in Eboli;
  • Presidio Ospedaliero “S. Francesco D’Assisi”, in Oliveto Citra;
  • Azienda Ospedaliera “S. Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona”, in Salerno;
  • Presidio Ospedaliero “S. Maria Della Speranza”, in Battipaglia;

I luoghi di detenzione:

  • Casa Circondariale “Antonio Caputo”, in Fuorni – Salerno;
  • Icatt – Casa di reclusione, in Eboli;
  • Domus Misericordiae, in Brignano – Salerno.

Le opere caritative:

  • Dormitorio “Don Tonino Bello”, in Salerno;
  • Polo della Carità/Dormitorio “Gesù Misericordioso”, in Salerno;
  • Mensa “San Francesco”, in Salerno;
  • “Casa Nazareth”, in Pastena – Salerno;
  • Mensa dei poveri, in Battipaglia;
  • Centro polifunzionale per minori S. Gaspare Bertoni, in Battipaglia;
  • Comunità di accoglienza per donne e minori “Una Casa per la Vita”, in Battipaglia;
  • Centro polifunzionale per minori “Banda Bassotti”, in Eboli Loc. Corno d’oro.

“Nello spirito che intende legare la dimensione spirituale della preghiera e dell’adorazione a quella della carità, la Penitenzieria Apostolica ha precisato come l’Indulgenza plenaria giubilare possa essere conseguita anche mediante iniziative che attuino in modo concreto e generoso lo spirito penitenziale: riscoprendo il valore penitenziale del venerdì, devolvendo una proporzionata somma in denaro ai poveri, sostenendo opere di carattere religioso o sociale – in specie a favore della difesa e protezione della vita in ogni sua fase, dell’infanzia abbandonata, della gioventù in difficoltà, degli anziani bisognosi o soli, dei migranti – o dedicando una congrua parte del proprio tempo libero ad attività di volontariato, che rivestano interesse per la comunità o ad altre simili forme di personale impegno. – fa sapere l’Arcivescovo -Ritengo opportuno ricordare lo stretto legame che intercorre tra la grazia dell’Indulgenza e il Sacramento della Riconciliazione, che – ricorda il Papa nella Bolla di Indizione del Giubileo – «non è solo una bella opportunità spirituale, ma rappresenta un passo decisivo, essenziale e irrinunciabile per il cammino di fede di ciascuno. Lì permettiamo al Signore di distruggere i nostri peccati, di risanarci il cuore, di rialzarci e di abbracciarci, di farci conoscere il suo volto tenero e compassionevole. Non c’è infatti modo migliore per conoscere Dio che lasciarsi riconciliare da Lui (cfr. 2Cor 5,20), assaporando il suo perdono» (Spes non confundit). Ricevere il perdono di Dio è anche ciò che aiuta il cuore e la mente a perdonare e a vivere le relazioni in modo diverso, senza rancore, livore e vendetta”, ha concluso S.E. Monsignor Bellandi.

L’invito di Sua Eccellenza Monsignor Andrea Bellandi:

Cari fratelli e sorelle,

viviamo questa occasione di grazia che sarà il Giubileo – e che nella nostra Arcidiocesi sarà inaugurato domenica 29 dicembre – con il cuore disponibile a compiere un “pellegrinaggio nella fede e nella carità”, chiedendo a Dio di rinnovare in noi la virtù della speranza, così da essere una forza che permetta di vivere con gioia e operosità il nostro presente, contagiando tutti coloro che ci incontrano. Possa la nostra vita dire loro: «Spera nel Signore, sii forte, si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore» (Sal 27,14).

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