È costata cara la sconfitta interna con l’Empoli a Pippo Inzaghi, esonerato oggi dalla Salernitana, dopo un confronto tra il presidente Danilo Iervolino ed il Direttore generale Walter Sabatini. Una decisione giunta dopo la seduta di allenamenti, guidata dallo stesso tecnico. Del resto non era un mistero che la fiducia nei suoi confronti da parte del protagonista della miracolosa salvezza di due stagione fa fosse a tempo. Un ciclo conclusosi ieri sera dopo una delle peggiori partite della gestione Inzaghi giunta, tra l’altro, nel momento peggiore, nell’ennesimo scontro diretto perso. Una sfida, quella con l’Empoli caricata a mille dallo stesso tecnico, oltre che dalla società, con la consapevolezza di doverla affrontare come una finale. Un dentro fuori che, però, ha visto prevalere i toscani sulla cui panchina siede proprio l’altro protagonista della miracolosa salvezza, cioè Davide Nicola al quale si deve la rigenerazione dell’Empoli. Tutto al contrario di quanto accaduto con Inzaghi con il quale la Salernitana non ha mai spiccato il volo, anzi, avviandosi in una crisi nera di risultati nelle ultime giornate, con un solo punto conquistato in sei partite. In totale il ruolino di marcia dell’allenatore piacentino parla di due sole vittorie e quattro pareggio in sedici gare. Un patrimonio di punti gettato letteralmente al vento, così come buona parte delle speranze salvezza, nonostante il cammino negativo delle altre contendenti. Salernitana che, con l’ex allenatore della Reggina ha, al contrario, rivitalizzato diverse avversarie dirette nella corsa per la permanenza in massima serie. Al club granata, miracoli a parte, che raramente si ripetono, i tifosi chiedono, a questo punto, di salvare almeno la faccia. Da qui, forse, l’esonero di Inzaghi per la cui sostituzione si fanno diversi nomi, da Ballardini a Semplici a possibili soluzioni interne, leggi Colantuono. Una decisione che potrebbe arrivare quanto prima.