Ci sarebbe anche la cessione della Salernitana, nei dossier illegali al centro dell’indagine della Procura di Perugia, su una serie di accessi non autorizzati alle banche dati, che vedrebbe indagati il giudice antimafia, Antonio Laudati, e il luogotenente della Guardia di finanza, Pasquale Striano. Ascoltato dal Tg1, il legale di Laudati ha riferito che il suo assistito ha svolto degli approfondimenti investigativi sulla vendita della Salernitana che la Procura di Salerno ha smentito. “Con riferimento alle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Perugia inerenti accessi abusivi a banche dati, ritengo opportuno evidenziare che la Procura della Repubblica di Salerno, nell’ambito di normali rapporti di cooperazione tra Autorità Giudiziarie, ha da tempo ed in più occasioni fornito all’Ufficio procedente le informazioni utili e la documentazione necessaria alla prosecuzione delle indagini in corso di svolgimento – così il Procuratore della Repubblica di Salerno, Giuseppe Borrelli, in una nota inviata nel pomeriggio di oggi – Evidenti ragioni di riservatezza, su attività peraltro condotte da altro Ufficio Giudiziario, appaiono ostative alla diffusione di qualsiasi ulteriore informazione su attività peraltro condotte da altro Ufficio Giudiziario, appaiono ostative alla diffusione di qualsiasi altra informazione sulla vicenda”.
Tra gli “spiati” ci sarebbe anche il presidente della FIGC, Gabriele Gravina. Secondo l’accusa, Laudati e Striano avrebbero falsamente affermato che l’inizio delle indagini su Gravina derivasse dalla Procura di Salerno. Striano sarebbe l’esecutore materiale degli accessi non autorizzati e il redattore della bozza del documento inviato a Piazzale Clodio da Giovanni Melillo. Laudati, invece, il presunto mandante, l’ideatore e coordinatore delle operazioni, secondo quanto sostenuto dai magistrati di Perugia