Oggi a Roma, presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è stato firmato un protocollo d’intesa tra il Porto marittimo internazionale di Turkmenbaschi, nel Turkmenistan, e l’Autorità di Sistema Portuale (AdSP) del Mar Tirreno Centrale – porti di Napoli, Salerno e Castellammare di Stabia.
A firmare il documento, il Presidente dell’AdSP campana, Andrea Annunziata, e il direttore generale dell’Agenzia per i Trasporti e per le Comunicazioni del Turkmenistan, Mammethan Chakyev, alla presenza del viceministro alle Infrastrutture dell’Italia, Edoardo Rixi, e alla presenza – e in occasione della visita in Italia – del vicepresidente del Consiglio dei Ministri e ministro degli Affari Esteri del Turkmenistan, Raşit Meredov, accompagnato dall’ambasciatore del Turkmenistan in Italia, Toyly Komekov.
L’intesa ha come scopo il rafforzamento e lo sviluppo della relazione commerciale tra i Porti della Campania e il paese asiatico che si affaccia sul Mar Caspio, nonché lo scambio di know-how su tecnologie e prassi amministrative. Dalla collaborazione tra questi due soggetti ne beneficerà, direttamente o indirettamente, anche la portualità italiana in generale.
I due Paesi condivideranno per un anno (rinnovabile per un ulteriore anno) le buone pratiche, i progetti, le attività logistiche a tutti i livelli, stimolando così l’imprenditoria locale reciproca, sia quella specificamente marittima che quella che importa o esporta i suoi prodotti via mare. Inoltre, Turkmenistan e Italia condivideranno non solo le reciproche attività commerciali portuali ma anche quelle correlate all’attività ingegneristica, come l’utilizzo di macchinari e impianti portuali per la movimentazione delle merci o di mezzi meccanici, per esempio, per la costruzione di infrastrutture.
Punti principali del Protocollo d’intesa:
Obiettivi comuni
• condividere le migliori pratiche in materia portuale, intermodale, nella logistica dei container e nel trasporto multimodale;
• rafforzare la collaborazione su investimenti, tecnologie e ambiente;
• promuovere la collaborazione pubblico-privata;
• organizzare conferenze, workshop e in generale incontri sul commercio marittimo;
• rafforzare gli scambi commerciali e integrare gli hub di trasporto marittimo tra i porti dei due Paesi.
Finalità
• aumentare i volumi di traffico tra i porti dei due Paesi;
• incoraggiare gli operatori privati e le società dei porti a rafforzare gli scambi commerciali, stimolando così l’import-export e le attività delle compagnie di navigazione, coinvolgendo anche le agenzie marittime locali, rispettivamente.
Condivisioni tra le parti
• statistiche sulla movimentazione delle merci;
• progetti di sviluppo;
• marketing.
Collaborazione ingegneristica
Il Protocollo impegna le Parti a condividere aspetti tecnici, ingegneristici e manageriali correlati ai trasporti, nonché la formazione specialistica portuale e marittima anche tramite visite reciproche ai centri di istruzione e ricerca dei due porti. Per questi obiettivi è prevista un’attività di cooperazione tra delegazioni di esperti in materia di costruzione e sistemazione portuale, carico e scarico delle merci, imbarco e sbarco dei passeggeri, modalità di stoccaggio e stivaggio delle merci nei porti.
Il porto di Turkmenbashi
Il Turkmenistan è una repubblica presidenziale situata in Asia Centrale. Conta una popolazione di 5,6 milioni di abitanti. La capitale è Aşgabat e confina con Iran, Afghanistan, Uzbekistan e Kazakistan. Si affaccia sul Mar Caspio, sulla sponda orientale. È la seconda potenza economica dell’Asia Centrale dopo il Kazakistan, grazie a giacimenti di gas naturale e alla coltivazione del cotone. Si stima che la riserva petrolifera del Paese sia intorno ai 12 miliardi di tonnellate.
Il porto principale del Turkmenistan è quello di Turkmenbashi, a circa 500 chilometri a ovest di Aşgabat. È un porto relativamente nuovo, iniziato a costruire nel 2013 su iniziativa del presidente di allora, Gurbanguly Berdimuhamedow, e sviluppato negli anni con un investimento di oltre un miliardo e mezzo di dollari. È stato inaugurato nel 2018. È stato costruito interamente da un’azienda turca, la Gap Insaat. Possiede un porto traghetti, un cantiere di costruzione e riparazione navale e diversi terminal merci general cargo, bulk e container. L’infrastruttura portuale generale ha una capacità di circa 400 mila TEU ed è in grado di servire 300 mila passeggeri e 75 mila veicoli all’anno, movimentando complessivamente circa 25 milioni di tonnellate. Turkmenbashi è un nodo ferroviario strategico per i trasporti tra l’Asia orientale, l’Asia occidentale e l’Europa, hub intermedio lungo la cosiddetta “Via della Seta”, la rete di trasporto ferroviario promossa e sviluppata dalla Cina lungo l’asse Asia-Europa.
Nel 2015 Rina, multinazionale italiana di certificazione internazionale e ingegneria, è stata selezionata da Gap Insaat per la certificazione di una serie di opere portuali in costruzione allora, su richiesta dello State Service of Maritime and River Transportation dello stato del Turkmenistan.
I porti della Campania (dati al 2023):
I Porti della Campania sono cresciuti sensibilmente nel 2023, in quasi tutti i settori, e i primi dati del 2024 mostrano una sostanziale continuità. La regione è il principale hub di approvvigionamento energetico e merceologico del Meridione d’Italia. Il Porto di Napoli, capoluogo della regione, è il principale Porto nazionale per traffico passeggeri e uno dei più importanti scali crocieristici d’Italia. Il porto di Salerno è uno dei principali esportatori di autovetture nuove in Italia, nonché il principale verso gli Stati Uniti. Il sistema portuale della Campania è all’avanguardia nel garantire la sicurezza e la decarbonizzazione, due temi su cui investe con continuità.
Traffico generale | 31 milioni di tonnellate;
Passeggeri | 8,3 milioni;
Crocieristi | 1,7 milioni;
Container | ca. 1 milione di TEU;
Rinfuse liquide | 5,8 milioni di tonnellate;
Rotabili | 634 mila veicoli.
I Porti dell’AdSP del Mar Tirreno Centrale stanno realizzando numerose infrastrutture per la modernizzazione dei suoi scali, tra cui: un’altra Stazione Marittima per i passeggeri diretti verso le Isole, un nuovo terminal container, un sistema di elettrificazione delle banchine, un polo di approvvigionamento di tutti i combustibili ecologici e tutta la rigenerazione dei diversi immobili del Porto.
Nel sistema portuale della Campania gli occupati complessivi sono oltre 2,000. Tra diretto e indotto si stima che l’occupazione supera le 5,000 unità. Migliaia di società della Campania sono coinvolte nell’economia dei suoi Porti, fattore che posiziona la regione al secondo posto in Italia per aziende legate all’economia del mare.