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Salerno, tempo di bilanci per il primo mese di attività dello Spazzamare

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Ad un mese dall’attivazione nelle acque che bagnano il Comune capoluogo dello Spazzamare “Salerno Pulita”, c’è soddisfazione sul bilancio delle attività effettuate dalla speciale imbarcazione che pattuglia il mare alla ricerca di scie di materiale vario e rifiuti solidi. Ogni giorno, dal martedì alla domenica, lo Spazzamare attraversa lo specchio d’acqua, dal porto Marina d’Arechi fino alla spiaggia della Baia, intercettando schiume, idrocarburi, alghe, plastiche, diversi generi di rifiuti. In alcuni casi, l’imbarcazione ha lavorato su segnalazione da parte dei bagnanti che hanno potuto contattare il numero d’emergenza SOS Mare Pulito al numero 347.3261419 per sollecitare l’intervento. Il Comune di Salerno e Salerno Pulita, che ha acquistato l’imbarcazione con fondi propri e con il supporto della Camera di Commercio di Salerno, attraverso un’intesa con il Porto Marina d’Arechi e la Capitaneria di Porto di Salerno, ha anche attivato un S.O.S. con i gestori degli stabilimenti balneari che, avendo, attraverso le postazioni in alto per il salvataggio, la possibilità di notare l’avvicinamento di scie, hanno dato spesso l’opportunità allo Spazzamare di intercettare l’onda sporca prima che raggiungesse la riva. “In questo primo mese di attività – ha detto Emiliano Buralli, esperto ambientale, che ha formato l’equipaggio dello spazzamare e chiamato, a livello internazionale, per risolvere emergenze ambientali – c’è stato un bottino ricco, purtroppo, raccolto in termini di materiali naturali come alghe, tronchi, in un caso anche la grossa testa di un tonno, ma anche reti da pesca e sacchetti di rifiuti persi probabilmente dalle imbarcazioni”.

In molti casi il materiale recuperato in mare è anche semplicemente volato via come salvagenti, materassini, oppure in un caso da navi container come quando l’equipaggio ha trovato dei grossi sacchi di plastica. In altri casi, come nel corso della Processione della Madonna che viene dal Mare, lo spazzamare ha lavorato in via straordinaria per ridurre l’impatto ambientale. Quando l’imbarcazione incontra delle scie di acqua sporca va incontro alla chiazza e la risucchia rilasciando poi, attraverso un sistema di filtri, acqua depurata in mare. Su quel materiale viene anche periodicamente effettuato un campionamento che, in caso di idrocarburi, potrà anche dare informazioni sulla provenienza. “Non abbiamo la presunzione nè l’ambizione di risolvere il problema della pulizia del mare – ha dichiarato Vincenzo Bennet, amministratore unico della società Salerno Pulita – ma certamente c’è tutto il nostro impegno a voler dare un contributo per migliorare le condizioni dell’acqua, al netto del fatto che il materiale rimosso da mare dallo Spazzamare riduce il lavoro a terra che, quotidianamente, i nostri operatori fanno per la bonifica degli arenili”.

Ad esprimere soddisfazione per il primo bilancio delle attività dello Spazzamare è stato anche l’assessore all’ambiente del Comune di Salerno, Massimiliano Natella. “Cittadini e gestori degli stabilimenti balneari hanno mostrato grande apprezzamento per il lavoro svolto dall’imbarcazione che si affianca all’impegno con il quale l’amministrazione comunale è intervenuta su tutti gli altri elementi, dalla depurazione ai controlli, per garantire il rispetto delle regole e la buona qualità del mare, attestata anche dai dati Arpac” ha dichiarato Natella. Lo Spazzamare Salerno Pulita proseguirà le attività fino a metà settembre.

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